Nuova Riveduta:

Genesi 43:26

Quando Giuseppe venne a casa, quelli gli porsero il dono, che avevano portato con sé nella casa, e s'inchinarono fino a terra davanti a lui.

C.E.I.:

Genesi 43:26

Quando Giuseppe arrivò a casa, gli presentarono il dono, che avevano con sé, e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra.

Nuova Diodati:

Genesi 43:26

Quando Giuseppe arrivò a casa, essi gli presentarono il dono che avevano portato con sé in casa, e si inchinarono fino a terra davanti a lui.

Riveduta 2020:

Genesi 43:26

E quando Giuseppe arrivò a casa, quelli gli porsero il dono che avevano portato con sé nella casa, e si inchinarono fino a terra davanti a lui.

La Parola è Vita:

Genesi 43:26

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 43:26

E quando Giuseppe venne a casa, quelli gli porsero il dono che aveano portato seco nella casa, e s'inchinarono fino a terra davanti a lui.

Ricciotti:

Genesi 43:26

Venne pertanto Giuseppe in casa sua, e quelli gli offrirono i doni che avevano in mano, e s'inchinarono a lui sino a terra.

Tintori:

Genesi 43:26

Giuseppe mangia coi suoi fratelli.
Quando poi Giuseppe entrò in casa sua, essi gli offrirono i doni che tenevano in mano, e adorarono prostrati fino a terra.

Martini:

Genesi 43:26

Entrò dunque Giuseppe in casa sua, e quelli offerirono a lui i doni, presentandoli colle loro mani, e lo adorarono inchinandosi fino a terra.

Diodati:

Genesi 43:26

E quando Giuseppe fu venuto in casa, essi gli porsero quel presente che aveano in mano, dentro alla casa; e gli s'inchinarono fino in terra.

Commentario abbreviato:

Genesi 43:26

Versetti 26-34

Osservate il grande rispetto che i fratelli di Giuseppe datogli. Così si adempirono i sogni di Giuseppe. Giuseppe gli mostrò grande benevolenza. Egli li trattò nobilmente; ma vedete qui la distanza iniziale tra Giudei e gentili. In tempi di carestia, è sufficiente ricevere nutrimento, ma per essi si festeggiò. Le loro ansie e le loro paure erano ora passate ed essi mangiavano il pane con allegria, riconoscendo che erano entrati nelle grazie del signore locale. Se Dio accetta i nostri lavori, il nostro presente, noi abbiamo ragione di essere allegri. Giuseppe mostrò rispetto speciale per Beniamino per provare se i suoi fratelli fossero invidiosi. Deve essere nostra regola accontentarci di quello che abbiamo e non affliggerci per quello che hanno gli altri. Gesù mostra così a quelli che egli ama più delle loro necessità. Egli gli fa vedere che è il loro unico rifugio dalla distruzione. Egli supera la loro riluttanza e li conduce verso di sé. Quindi, poiché egli fa bene tutto, dà ad essi qualche assaggio del suo amore e li accoglie con le benedizioni della sua casa, quale pegno verace di quello che gli riserverà più avanti.

Riferimenti incrociati:

Genesi 43:26

Ge 43:28; 27:29; 37:7-10,19,20; 42:6; Sal 72:9; Rom 14:11; Fili 2:10,11

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